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IL COLORE DELLA FORMA 7-8 Novembre 2024 TEATRO DOMMA di Acilia

05/11/2024 20:39

Redazione

EVENTI, Spettacolo teatrale, Performance teatrale, Nicasio Anzelmo, Centro Teatrale Meridionale, Domenico Pantano, PremioCendic, PrimoPremio, Marco Schiavon, manicomio, Gino Rossi, Mario Scaletta, salute mentale, IL COLORE DELLA FORMA, drammaturgia italiana, Arte e follia, psicologia,

IL COLORE DELLA FORMA 7-8 Novembre 2024 TEATRO DOMMA di Acilia

IL COLORE DELLA FORMA7-8 Novembre 2024TEATRO DOMMA- Acilia (RM)   𝟳- 𝟴 𝗡𝗢𝗩𝗘𝗠𝗕𝗥𝗘- 𝗼𝗿𝗲 𝟮𝟭:𝟬𝟬𝗧𝗘𝗔𝗧𝗥𝗢 𝗗𝗢𝗠𝗠𝗔 (𝗥𝗢𝗠𝗔) Bigliett

 

 

IL COLORE DELLA FORMA

7 e 8 Novembre 2024

TEATRO DOMMA- Acilia (RM)

 

 

𝟳- 𝟴 𝗡𝗢𝗩𝗘𝗠𝗕𝗥𝗘- 𝗼𝗿𝗲 𝟮𝟭:𝟬𝟬

𝗧𝗘𝗔𝗧𝗥𝗢 𝗗𝗢𝗠𝗠𝗔 (𝗥𝗢𝗠𝗔)

 

Biglietti in segreteria, aperta dal lunedì al venerdì dalle 16:00 alle 20:00

Teatro Domma - Via di Macchia Saponara, 106

 

Per info e prenotazioni:

3286077138

teatrodomma@gmail.com

 

𝗜𝗟 𝗖𝗢𝗟𝗢𝗥𝗘 𝗗𝗘𝗟𝗟𝗔 𝗙𝗢𝗥𝗠𝗔

di 𝗠𝗮𝗿𝗰𝗼 𝗦𝗰𝗵𝗶𝗮𝘃𝗼𝗻

 

Regia 𝗡𝗶𝗰𝗮𝘀𝗶𝗼 𝗔𝗻𝘇𝗲𝗹𝗺𝗼

 

Produzione 𝗖𝗲𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗧𝗲𝗮𝘁𝗿𝗮𝗹𝗲 𝗠𝗲𝗿𝗶𝗱𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲

diretto da 𝗗𝗼𝗺𝗲𝗻𝗶𝗰𝗼 𝗣𝗮𝗻𝘁𝗮𝗻𝗼

 

con 𝗠𝗮𝗿𝗶𝗼 𝗦𝗰𝗮𝗹𝗲𝘁𝘁𝗮, 𝗠𝗮𝗿𝗰𝗼 𝗣𝗿𝗼𝘀𝗽𝗲𝗿𝗶𝗻𝗶, 𝗔𝗻𝗻𝗮 𝗟𝗶𝘀𝗮 𝗔𝗺𝗼𝗱𝗶𝗼, 𝗔𝗺𝗲𝗱𝗲𝗼 𝗗'𝗔𝗺𝗶𝗰𝗼, 𝗠𝗮𝗿𝗶𝗮 𝗖𝗿𝗶𝘀𝘁𝗶𝗻𝗮 𝗙𝗶𝗼𝗿𝗲𝘁𝘁𝗶, 𝗠𝗮𝗿𝗶𝗼 𝗙𝗼𝗰𝗮𝗿𝗱𝗶, 𝗟𝘂𝗰𝗵𝗶𝗻𝗼 𝗚𝗶𝗼𝗿𝗱𝗮𝗻𝗮, 𝗚𝗶𝗼𝗿𝗴𝗶𝗮 𝗚𝘂𝗲𝗿𝗿𝗮,

𝗥𝗼𝗯𝗲𝗿𝘁𝗼 𝗧𝘂𝗿𝗰𝗵𝗲𝘁𝘁𝗮𝗿𝗱𝗶.

 

Scene Giovanni Nardi

Costumi Maria Alessandra Giuri

Musiche Giovanni Zappalorto

Aiuto Regia Matteo Tanganelli

Organizzazione Rossella Compatangelo

 

Avvincente e ben costruito, con un linguaggio scorrevole, tensione nei dialoghi e un coraggioso montaggio di tecniche espressive diverse, tra il dialogico serrato, il lirico stralunato, e le simultaneità neofuturista alla Crimp, Il Colore della forma dà spunto a svariate riflessioni inerenti al segno e alla pittura, all’arte e la creazione artistica.

 

Nel testo di Marco Schiavon l’arte della pittura come luogo mentale del protagonista e suo spazio di libertà si contrappone al manicomio come luogo carcerario degli avvenimenti, producendo la contraddizione a fondamento del testo.

Attraverso il protagonista, il pittore Gino Rossi (grande innovatore, amico di Martini, Modigliani, Casorati, morto in manicomio nel ‘47), l’autore ci conduce per mano nei meandri della psiche umana, facendoci anche comprendere la situazione comportamentale e la vita di relazione nelle “prigioni a vita soffocanti” dei manicomi.

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